Maurizio Sarri, dopo la parentesi poco fortunata, soprattutto per come è finita, alla Lazio, è pronto a tornare in panchina e la notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Arriva l’indizio che sa tanto di colpo di scena.
Negli anni ha dimostrato di avere delle doti da allenatore del tutto fuori dal comune, dal momento che è un unicum per il percorso che ha fatto. E’ partito, infatti, dalle categorie più basse in senso assoluto e promozione dopo promozione, impresa dopo impresa, è arrivato sul tetto prima d’Europa e poi d’Italia. Vincendo l’Europa League alla guida del Chelsea e lo Scudetto con la Juventus. Insomma, è nato dal nulla ed ha fatto un percorso in cui praticamente non ha sbagliato neanche una stagione o una annata.

L’unica eccezione, da questo punto di vista, è stata quella alla Lazio, ma a conferma del grande uomo che è, avendo riscontrato dei problemi non di poco conto interni allo spogliatoio, ha rassegnato le proprie dimissioni. Con Lotito che ha poi deciso di puntare su Igor Tudor. In tal senso, però, ha una gran voglia di tornare in panchina ed in tal senso adesso arriva un chiaro indizio sulla situazione allo stato attuale delle cose. Andiamo a vedere, dunque, come stanno le cose per il ritorno di Maurizio Sarri in Serie A.
Sarri torna in Serie A: obiettivo per la Champions League
Il suo marchio di fabbrica, sin dagli inizi, è stata la difesa a quattro, con un centrocampo a tre ed a seconda dei casi un tridente oppure un trequartista dietro due punte. In tal senso, però, negli ultimi anni, a partire dal Napoli, ha sposato il 4-3-3. Adesso attenzione alla candidatura di Maurizio Sarri per la panchina del Milan. Si tratta di una pista da tenere attentamente in considerazione, come raccontato da MilanNews, soprattutto in un caso. Andiamo a vedere quale.

A quanto pare, infatti, il nome di Maurizio Sarri potrebbe tornare in auge per il Milan nel caso in cui i rossoneri dovessero puntare seriamente su D’Amico come direttore sportivo. Ed a conferma di ciò, come ulteriore indizio, ci sono le quote che offrono per questa soluzione vari bookmaker e che è pari a 7.50. Non è il tecnico con la quota più bassa, ma è quello più probabile nel caso in cui si dovesse puntare seriamente su D’Amico.
Le altre candidature da tenere sotto controllo sono sicuramente quella di Massimiliano Allegri, Cesc Fabregas, Roberto De Zerbi ed infine resta ancora in piedi la suggestione che risponde al nome di Antonio Conte.