Clamorosa svolta nell’ambito dell’inchiesta ultras: gli hanno dato la scorta dopo le ultime intimidazioni e minacce. Ecco cosa sta succedendo
Da qualche settimana tiene banco l’inchiesta Ultras, dove è emerso il rapporto che lega le curve di Milan e Inter al mondo della criminalità. Si indaga sulla frangia estrema del tifo delle due squadre milanesi. In entrambi i casi, come detto, è venuto alla luce un vero e proprio giro criminale tra riciclaggio di denaro, bagarinaggio, gadget, favori vari e altre vicissitudini nel quale sono entrati anche alcuni membri dei due club.
Come ad esempio Simone Inzaghi, tirato in ballo in alcune intercettazioni, dopo una telefonata con uno dei capi storici della curva interista. Quest’ultimo chiedeva al tecnico nerazzurro di ricevere più biglietti possibili per la finale di Champions League, quella del 2023 ad Istanbul contro il Manchester City. Dopo quanto è emerso nei giorni scorsi, i principali responsabili individuati dagli inquirenti sono stati arrestati ed è iniziato il processo, ma molti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Inchiesta Ultras, scorta dopo minacce e intimidazioni: la situazione
A quanto pare il giro di affari era bello importante e il PM di Milano sta provando a far chiarezza e far emergere quanti più dati è possibile per poter procedere con la giustizia. Ma la situazione, come in questi casi quando di mezzo c’è la criminalità organizzata, non è facile. Sono iniziate, infatti, una serie di minacce ed intimidazioni, secondo quanto riportato da diversi organi di stampa e anche dal giornalista Giovanni Capuano sul proprio profilo “X”.
Infatti, secondo quanto riferito dal noto collega, il PM di Milano Paolo Sartori è stato messo sotto scorta dopo aver ricevuto varie minacce ed intimidazioni. Non starà vivendo giorni sereni e tranquilli nemmeno lui, da qui la decisione di procedere con questo tipo di cautela personale. Di sicuro la situazione non è tra le più rosee, per quanto sta emergendo, sebbene il mondo Ultras in generale si è schierato di fianco ai “colleghi” interisti e milanisti, dopo diversi striscioni apparsi nel weekend in serie A.
Si contesta, in altre parole, di preoccuparsi di problemi meno gravi rispetto quelli che ci sono in Italia. Ad ogni modo, come asserito dallo stesso Giovanni Capuano, la situazione con Sartori fa capire quanto sia difficile far emergere cosa accade realmente nelle curve e il “basta denunciare” di cui tutti si riempiono la bocca non è così semplice. A partire dai vari dirigenti dei club che nel corso degli anni si sono imbattuti in questo genere di rapporti.
