Luciano Spalletti vuole portare l’Italia ai Mondiali prima di salutare: la Nazionale ha già scelto il prossimo commissario tecnico.
L’ultima giornata di campionato prima della seconda sosta della stagione si è ormai conclusa. Periodo di pausa per i club, ma non per molti dei loro giocatori che la prossima settimana torneranno in campo. Appuntamento con la Nazionale di Luciano Spalletti, dunque, che sarà chiamata a confermare quanto di buono è stato fatto all’esordio in Nations League.
Ripetersi nel torneo è sicuramente un passo importante per gli azzurri che hanno ormai iniziato un nuovo ciclo. L’Europeo è andato male ma oggi le cose sembrano in leggera ripresa, la mano del commissario tecnico incomincia a vedersi e da qui ai prossimi anni potrebbero arrivare anche delle belle soddisfazioni.
L’obiettivo è certamente tornare a giocare i Mondiali e l’appuntamento è perciò fissato per il 2026. L’ultima volta che l’Italia partecipava alla FIFA WC era il 2014, e siccome sono passati troppi anni il solo qualificarsi non basta, serviranno anche prestazioni di un certo livello. Intanto la Federazione ha già iniziato a pensare al dopo Spalletti.
Il ciclo dell’ex tecnico campione d’Italia con il Napoli potrebbe perciò durare da qui alla prossima Coppa del Mondo. Spalletti sente già la nostalgia del club e dopo le fatiche all’Europeo, in Nations League e al Mondiale, potrebbe fare un passo indietro. Per la stampa il nome in pole position per sostituirlo è quello di Carlo Ancelotti, ormai prossimo a salutare il Real Madrid.
Ancelotti doveva lasciare i Blancos un anno fa per diventare sì commissario tecnico ma del Brasile. Poi le cose sono cambiate e l’ex Milan è rimasto a Madrid un po’ a forza. Rinnovo fino al 2026 per il tecnico emiliano che dopo aver detto addio a LaLiga potrebbe tornare in Italia facendolo da CT della Nazionale. Sarebbe il coronamento perfetto per la sua carriera.
C’è però un problema, Ancelotti è un ottimo gestore quando si tratta di tenere a bada i campioni. Gli stessi che questa Nazionale non sembra particolarmente in grado di offrire. Per questo secondo una buona parte degli addetti ai lavori, l’Italia dovrebbe puntare su profili diversi. In caso di rivoluzione, tra i nomi maggiormente gettonati figurano anche quelli di Simone Inzaghi e Gian Piero Gasperini.
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