Arriva un annuncio importante sul destino di Sinner, possibile squalifica per sei mesi per il tennista azzurro
Con ancora negli occhi la meravigliosa finale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz andata in scena a Pechino, l’ATP Tour si sposta a Shanghai per uno degli appuntamenti principali di questo finale di stagione. Penultimo Masters 1000 del 2024, per concludere la parte asiatica del tour e tornare in Europa per il rush conclusivo.
Nonostante la sconfitta patita in finale contro lo spagnolo, Sinner mantiene un largo vantaggio in classifica e tutta la possibilità di concludere davanti a tutti il 2024. Il numero uno del mondo ha ribadito il suo rango a Pechino, pur venendo battuto dal rivale per la terza volta di fila in questo anno solare.
Da Alcaraz, è arrivato il riconoscimento del livello stratosferico di Sinner, soprattutto in considerazione del particolare momento extra campo dell’azzurro. Nonostante le difficoltà, le polemiche e le preoccupazioni che lo stanno condizionando, l’altoatesino continua a esprimersi alla grande in campo. Su di lui, pende, purtroppo, il rischio di squalifica per il ricordo della WADA al TAS, contro la decisione di assolverlo nella vicenda Clostebol.
L’organo internazionale dell’antidoping ha chiesto la sospensione per uno o due anni dell’azzurro, la decisione dell’arbitrato di Losanna arriverà entro qualche mese. Una situazione paradossale, che è stata stigmatizzata anche da altri grandi tennisti, che hanno sottolineato come ci sia qualcosa che non vada nel sistema. E ora tutti attendono un verdetto che potrebbe essere pesante.
Sinner, la previsione di Andy Roddick sulla squalifica: “Sarei sorpreso se non ci fosse alcuna sanzione”
Per l’ex numero uno del mondo Andy Roddick, che ha parlato del tema nel proprio podcast, la squalifica di Sinner potrebbe aggirarsi intorno ai sei mesi.
Una sorta di verdetto in medias res, secondo l’americano, che dunque potrebbe non compromettere particolarmente la carriera dell’azzurro. Ma le perplessità sulla vicenda restano, come ha spiegato lo stesso Roddick. “Squalificarlo per sei mesi sarebbe più in linea con un caso del genere, ma comunque una contraddizione rispetto alle regole – ha affermato – A questo punto, sarei sorpreso se non ci fosse alcuna sanzione. Ma credo che Sinner non avrebbe mai messo la sua carriera a repentaglio in questo modo. Se fosse stato consapevole di assumere una sostanza che non gli dava nessun beneficio sul piano delle prestazioni, sarebbe il dopato peggiore e più stupido della storia“.
