Morte dell’ex calciatore del Cagliari, Andrea Capone, spunta l’ipotesi shock: ecco cosa è successo al 43enne
Il mondo del calcio è ancora sconvolto per la tragica morte di Andrea Capone, ex calciatore del Cagliari e di molte altre squadre. La notizia ha iniziato a diffondersi nelle prime ore del mattino di domenica 29 settembre. Ricordiamo che l’ex centrocampista, anni 43, è stato ritrovato senza vita nella sua stanza d’hotel nel capoluogo sardo.
I medici, arrivati sul posto, hanno notato sin da subito una vistosa ferita alla testa. Nel pomeriggio di lunedì 30 settembre è stata effettuata l’autopsia sul corpo dell’uomo. L’obiettivo è riuscire a capire cosa è effettivamente successo. Anche se, nelle ultime ore, è spuntata fuori una ipotesi a dir poco scioccante sull’ex centrocampista.
Molto probabilmente le forze dell’ordine, per andare sino in fondo alle indagini, acquisiranno le riprese delle telecamere interne dell’albergo. Obiettivo cercare di capire tutti i movimenti di Capone fino alla morte. La sera prima del ritrovamento del cadavere si trovava nell’hotel “Palazzo Tirso” sempre in quel di Cagliari. Stava partecipando alla festa di battesimo organizzato da un suo caro amico.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “L’Unione Sarda” pare che l’ex calciatore, al termine della festa, aveva perso le chiavi della propria auto. Vista l’impossibilità di fare rientro nella propria abitazione aveva deciso di trascorrere la notte in una delle suite, a due piani, dell’albergo in cui si era tenuta la festa. Solo che il mattino dopo, però, è stato rinvenuto senza vita dal personale dell’hotel.
Secondo le prime ricostruzioni pare che l’ex calciatore potrebbe essere caduto in maniera accidentale sbattendo violentemente il capo, nel tentativo di salire al piano superiore per andare in bagno. Il tutto prima di scendere dalle scale ed effettuare la rovinosa caduta. Ipotesi che trova riscontro anche dalle risultanze del primo esame esterno del corpo effettuato dallo staff del medico legale. Le ferite sulla testa di Capone sarebbero compatibili con una caduta.
Quello che resta da capire è se la causa della morte sia dovuta alla caduta oppure ad un malore mentre scendeva le scale. Scartata, sin dal primo momento, l’ipotesi di una aggressione nei suoi confronti. Nel corso della sua carriera calcistica, oltre ad aver indossato la maglia del Cagliari (53 presenze in Serie A tra il 2005 ed il 2007 condite da 6 reti), ha giocato anche per: Sora, Treviso, Vicenza, Grosseto e Salernitana.
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