È iniziata oggi l’avventura di Calzona alla guida del Napoli, ma un dettaglio preoccupa la società azzurra: il tecnico può lasciare subito
Francesco Calzona è il nuovo allenatore del Napoli. Ieri sera Aurelio De Laurentiis ha rotto gli indugi ed esonerato Walter Mazzarri, affidando la panchina azzurra all’attuale commissario tecnico della Slovacchia.
Un ritorno per l’allenatore calabrese che però nelle precedenti esperienze partenopee aveva ricoperto il ruolo di vice: prima Sarri, poi Spalletti lo avevano voluto nel proprio staff. Ora però il 55enne dovrà ‘cavarsela’ da solo, toccherà a lui provare a riportare il sereno a Napoli, partendo dal difficile e importante match di domani sera contro il Barcellona in Champions.
Proprio quella Champions che i campioni d’Italia devono provare a riconquistare in campionato, anche se il distacco dal quarto e quinto posto (potrebbe bastare se l’Italia finisce la stagione nelle prime due posizioni del ranking Uefa) è ora molto pesante (12 e 9 punti). Il tutto però in una situazione estremamente complessa e che potrebbe essere ulteriormente essere aggravata da un dettaglio nell’accordo per portare Calzona a Napoli che non lascia tranquilli.
A svelarla è stata la Federcalcio slovacca, nel comunicato con il quale hanno ufficializzato il consenso a Calzona per allenare il Napoli. Un comunicato nel quale vengono però fissati paletti molto stringenti per il doppio incarico.
Tre le ‘regole’ da rispettare. Si parte dalla durata del consenso che va dal 19 febbraio (quindi ieri) all’ultima partita stagionale del Napoli (che sia Serie A o Champions). Si passa quindi al rispetto di tutti gli obblighi contrattuali presenti nell’accordo tra Calzona e la Slovacchia. Quindi gli aspetti più concreti: l’allenatore dovrà essere sempre a disposizione della Slovacchia durante le date riservate alle Nazionali, inclusa la sua presenza nella conferenza stampa di convocazioni delle partite di marzo.
Tutto questo con un avviso che non può che preoccupare e che lascia aperta la porta anche ad un incredibile passo indietro: la Federcalcio slovacca, infatti, si riserva il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento nel caso in cui una di queste tre condizioni non venga rispettata. Una sorta di spada di Damocle con cui nasce il rapporto tra Calzona e il Napoli, che certo non lascia tranquilli, anche se il tecnico avrà alle sue spalle un’organizzazione capace di evitare qualsiasi pericolo.
Ora però c’è il Barcellona nei suoi pensieri per un debutto che potrà già dire se questa volta la scelta di De Laurentiis è stata quella giusta.
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