Il tennista serbo Novak Djokovic rischia grosso, la dichiarazione dell’ex campione conferma le difficoltà del serbo.
Quando parliamo del campione serbo Novak Djokovic trattiamo probabilmente del miglior tennista della storia. Numeri alla mano comunque, parliamo del tennista che ha vinto di più nella storia di questo sport e che va avanti nonostante l’età. Djokovic ha quasi 37 anni, ma resta numero uno al mondo e i suoi numeri sono davvero spaventosi.
Un tennista che nel 2023 ha vinto tre titoli del Grande Slam su quattro e ha perso Wimbledon solo in finale al quinto set con il giovane talento Carlos Alcaraz. In Australia Nole era il grande favorito, ma si è arreso in semifinale (per la prima volta ha perso una semifinale a Melbourne) contro il nostro Jannik Sinner, poi vincitore del torneo. Sia contro Alcaraz a Wimbledon che contro Sinner in Davis e poi a Melbourne Nole ha visto i primi scricchiolii del suo dominio, sconfitto dai giovani talenti.
Basti pensare agli ultimi mesi contro il giovane tennista di San Candido. Prima Sinner non aveva mai vinto contro di lui, i precedenti parlavano chiaro mentre ore Jannik ha battuto Djokovic ben tre volte su quattro precedenti e nell’ultimo caso – appunto agli Australian Open – anche in maniera abbastanza netta. In Serbia parlano di febbre per Nole il giorno prima del match, la realtà invece è che Sinner come in parte anche Alcaraz sembrano aver preso le misure al campione balcanico, e giustamente l’età poi avanza.
Novak Djokovic, arriva la sentenza più dolorosa
Tanti si chiedono i motivi di questa sconfitta e c’è anche chi parla di inizio della fine del suo ciclo. Non ha parlato di questo apertamente, ma ha commentato la situazione l’ex numero uno al mondo Andy Roddick. Questi – nel corso del suo seguito podcast – ha dichiarato: “Ho visto Djokovic a corto di energie verso la fine degli Australian Open e sono un pò preoccupato per lui”. Roddick ha confermato che riguarda l’età del campione, alla fine l’età avanza per tutti e poi si è concentrato sugli avversari del tennista serbo, appunto sulla NextGen. A riguardo Andy ha sentenziato:
“Questa nuova generazione di tennisti non tornerà alla mentalità in cui si pensa che è impossibile batterlo”, parole molto importanti e dove Andy fa riferimento alla generazione precedente rispetto a questa NextGen (i Thiem, gli Zverev o lo stesso Medvedev) per il quale battere Nole in uno Slam era un’impresa epica. D’ora in poi forse per Alcaraz e Sinner non sarà cosi, per Djokovic ora sono guai seri.