José Mourinho ha detto addio alla Roma e ora sono stati svelati i veri motivi dell’esonero: con lo Special One si era spezzato il feeling.
La rottura tra Mourinho e la Roma ha causato non pochi problemi all’ambiente giallorosso che ha dovuto decidere di ripartire da zero nonostante tutto il lavoro svolto fino a questo momento. La classifica era diventata insostenibile per una società che punta ai più grandi obiettivi stagionali. Intanto nell’ambiente Roma iniziano a circolare voci particolari sui motivi dell’esonero di Mourinho. La squadra aveva ambizioni importanti ma alla fine si è impantanata nella “mediocrità” dei risultati visti fino a qui.
Mourinho non è riuscito a dare il lustro tanto sperato dalla Roma, se non nel primo anno con la vittoria della Conference League, e in questa stagione stava sprofondando sempre di più negli abissi. La classifica, ad oggi, parla chiaro e vede la Roma al nono posto e distante dalla zona Champions League: una situazione imbarazzante per una rosa composta da campioni in ogni reparto.
Roma, svelati i motivi dell’esonero di Mourinho
La Roma ha deciso improvvisamente per l’esonero di Mourinho dopo che per settimane si è anche parlato del suo rinnovo di contratto. Fatali sono state le due sconfitte contro Lazio e Milan, in Coppa Italia e in campionato, che hanno scavato un solco impossibile da colmare solo con la fiducia a tempo indeterminato.
La squadra, ora, è stata affidata a Daniele De Rossi che dovrà dare una scossa al gruppo per poter inanellare sin da subito una serie di risultati utili consecutivi che porteranno a grandi miglioramenti nella seconda parte di stagione.
Angelo Di Livio, ex giocatore di Juventus e Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di TvPlay, e ha analizzato il momento no della Roma, l’arrivo di De Rossi e soprattutto l’addio di Mourinho. L’ex calciatore è stato netto sui motivi che hanno contribuito all’esonero dello Special One dalla panchina giallorossa.
“Mandare via Mourinho dopo il derby non l’ho trovato giusto“, ha sottilineato Di Livio, che poi però ha anche rincarato la dose contro il tecnico portoghese perché “la cosa che dà più fastidio ai giocatori è dire pubblicamente che non hai una rosa competitiva, puoi solo fare male al gruppo“.
E sicuramente, sostiene l’ex calciatore “anche la società secondo me si è infastidita di queste situazioni e delle tante espulsioni“. Infine Di Livio ha criticato aspramente il comportamento e l’atteggiamento di Mourinho rispetto alle critiche alla sua squadra. “Lukaku, Dybala e Rui Patricio sono giocatori voluti da lui. Per queste ragioni non può criticare una squadra voluta da lui”.