Grave lutto non mondo dello sport italiano. La tragedia ha sconvolto tutti, creando un vuoto incolmabile nella comunità.
Il mondo dello sport italiano è costretto a fare i conti con un grave lutto, che ha svolto l’intera comunità. All’età di 70 anni, è scomparso uno storico campione di atletica: Riccardo Puccianti. L’Assi Giglio Rosso ha pianto la scomparsa del noto campione di Prato, definendolo come una forza della natura. Riccardo Puccianti era un brillante interprete di fondo e mezzofondo e fondo a livello giovanile. Il campione italiano ha fatto parlare di sé indossando proprio la maglia dell’Assi Giglio Rosso negli anni settanta, regalando grandi momenti di gioia agli amanti di questo sport.
“E’ stato un atleta importante per la nostra società e anche dopo aver smesso è sempre rimasto legato all’ambiente e ai valori di appartenenza”, ha affermato il presidente dell’Assi Giglio Rosso, Marcello Marchioni. “Era una forza della natura”, così lo ha ricordato invece il direttore sportivo del club biancorosso, Gerardo Vaiani Lisi.
Mentre Piero Giacomelli, suo ex compagno di squadra, lo ha voluto ricordare dicendo: “Eravamo in buona compagnia, con Roberto Volpi, Stefano Grazzini e Gianni Del Buono. Riccardo fin dal 1971, nella categoria Allievi, si faceva valere. Sui 1.000 metri vantava tempi di 2’.31“ e anche sui 3.000 otteneva un ottimo 9’.45“. Due anni dopo, da juniores, siglava la miglior prestazione toscana sui 5000″.
Il mondo dell’atletica è stato devastato dalla notizia della scomparsa di Riccardo Puccianti, noto campione di questo sport. I funerali si sono tenuti alle ore 15:00 presso la chiesa Santa Caterina de’ Ricci in via Lepanto a Prato. Riccardo Puccianti amava l’atletica, ma anche la sua terra, Prato. Una città che il campione italiano ha sempre portato nel cuore, rappresentandola nel miglior modo possibile in ogni gara.
Riccardo Puccianti, cresciuto nell’Asa Biagioli, negli anni settanta riuscì a ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’ambito giovanile, vestendo la maglia dell’Assi Giglio Rosso. Con questi colori, nel 1972 conquistò un titolo italiano juniores sulla distanza dei 5000 metri. Successo che Riccardo Puccianti replicò nella stagione successiva, prima di vestire la maglia azzurra agli Europei di categoria. Proprio in quella circostanza, “Puccio” spiazzo tutti, piazzandosi al decimo posto.
L’atleta pratese, nel corso della sua carriera, ha avuto modo di essere allenato da due leggende dell’atletica fiorentina e non solo. Riccardo Puccianti è cresciuto nell’Asa Biagioli sotto la guida di Franco Lachi, per poi passare nell’Assi Giglio Rosso sotto l’ala protettrice di Ernesto Ciani.
Riccardo Puccianti è sempre rimasto legato ai colori biancorossi della società di Viale Michelangiolo, dove ha lasciato un pezzo del suo cuore. Dopo il glorioso capitolo legato al mondo dell’atletica, “Puccio” è diventato parte attiva nel sociale come istruttore di nuoto per disabili e nello sport come preparatore atletico.
Il mondo dello sport piange la scomparsa di una persona d’oro, un mito dell’atletica con un’umanità senza eguali. Riccardo Puccianti verrà ricordato per sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e di chi ha assistito alle sue gesta. “Puccio” resterà una figura di spicco dell’atletica, un’icona per la città di Prato.
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