Caos in Coppa d’Africa. La nazionale ha attaccato il club di Serie A per il comportamento nei confronti di un giocatore.
Il 2024 ha portato con sé alcune novità, ma anche le solite remore di gennaio. Infatti il calciomercato invernale è tornato a farla da padrone e così sarà almeno per un mese. Tuttavia c’è un’altra faccia dell’inverno, che spesso mette i bastoni fra le ruote alle squadre di Serie A e non solo: la Coppa d’Africa. Peggior nemico di allenatore e fantallenatori, la Coppa d’Africa regala spesso sorprese e possibili nomi per il mercato estivo. Dall’altro lato ci sono però infortuni e polemiche a bilanciare i pro ed i contro del torneo per nazioni del continente africano, per lo meno dal nostro punto di vista.
In particolare l’ultima uscita per ciò che riguarda le polemiche vede la sfida tra la nazionale del Mali e l’Atalanta. Ciò che ha scatenato il diverbio è stato l’atteggiamento della Dea, rea di non aver consentito ad un top della nazionale maliana, El Bilal Tourè, di raggiungere i compagni per il torneo. Tra l’altro l’attacco ai nerazzurri di Bergamo è arrivato proprio dal CT del Mali, Eric Chelle, che ha minacciato senza veli di poter proseguire per vie legali in conferenza stampa. Dunque cerchiamo di fare chiarezza.
Atalanta, attacco dal CT del Mali
È una prassi ormai assodata quella di evitare che i giocatori di Serie A prendano parte alla Coppa d’Africa. Il motivo è molto semplice: evitare infortuni o perdite di energie enormi. Tuttavia i giocatori rispondo quasi sempre presente alle chiamate dei propri CT, com’è normale che sia. Anche se il caso alzato dal Mali potrebbe dare fastidio all’Atalanta. Infatti Eric Chelle, CT della nazionale maliana, ha attaccato senza mezzi termini la Dea in conferenza stampa. Chelle ha detto: “El Bilal è pronto! L’Atalanta ha fatto di tutto per impedirgli di iniziare gli allenamenti collettivi ed è un mese che non abbiamo loro notizie”.
Dunque per Chelle è un mese che l’Atalanta fa spallucce. El Bilal Tourè aveva subito un infortunio al retto femorale ad inizio stagione, infortunio che l’ha costretto ai box fino ad oggi. Tuttavia secondo l’allenatore del Mali il giocatore sarebbe arruolabile e l’Atalanta avrebbe fatto di tutto per non permettergli di giocare con la propria nazionale. Tanto da scatenare le minacce di Chelle: “Mi riservo con la mia federazione di intervenire a livello legale“. Parole pesanti da parte dell’allenatore, che comunque ha un torneo da preparare senza il suo bomber. Ora la palla sta al Mali per capire se andrà veramente per vie legali.