Arriva l’annuncio dell’esonero. L’allenatore paga un rendimento imbarazzante: i numeri sono da horror
Si è chiusa con il più triste degli epiloghi l’avventura sulla panchina del Birmingham per Wayne Rooney. L’ex attaccante del Manchester United è andato incontro ad un pesante esonero, arrivato solo dopo tre mesi. La stessa società che milita in Championship ha annunciato la separazione, attraverso una nota ufficiale. Per il tecnico inglese, è stata fatale la brutta e pesante sconfitta incassata nella giornata di ieri.
La notizia dell’esonero è stata annunciata a Wayne Rooney dopo il perentorio ko contro il Leeds United, gara in cui il Birmingham ha ceduto il passo rimediando un pesante 3-0. La sconfitta arrivata ieri è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mettendo fine ad un’era disastrosa di Rooney al Birmingham. I numeri raccolti dal tecnico inglese, subentrato a John Eustace ad inizio ottobre, sono stati da horror.
Wayne Rooney paga un rendimento imbarazzante sulla panchina dei Blues. Il tecnico inglese ha raccolto appena 2 vittorie in 15 gare alla guida del Birmingham, ottenendo 10 punti sui 45 disponibili. Sono state 9 le sconfitte incassate, con la peggior difesa della Championship nel suo mandato da allenatore del club inglese.
L’allenatore ha preso il comando della squadra ad ottobre, quando il Birmingham era in piena zona playoff (quinto posto). Posizione che dopo 23 giornate Wayne Rooney ha compromesso, facendo scivolare la squadra al ventesimo posto e a +6 dalla zona retrocessione.
Dopo l‘ufficialità della separazione lavorativa con il Birmingham, Rooney ha commentato in modo polemico il suo addio dagli Blues. L’ex Manchester United, tramite il proprio canale X, ha dichiarato: “Vorrei ringraziare Tom Wagner, Tom Brady e Garry Cook per l’opportunità di gestire il Birmingham City FC e il supporto che tutti mi hanno dato durante il mio breve periodo con il club. Il calcio è un business dei risultati e riconosco che non sono stati al livello che volevo che fossero. Tuttavia, il tempo è il bene più prezioso di cui un manager richiede e non credo che 13 settimane siano state sufficienti per supervisionare i cambiamenti necessari”.
Al momento, Rooney non risalirà subito in sella, bensì si prenderà un periodo di tempo per pensare al suo prossimo futuro da allenatore. Lo spiega nello stesso post, affermando che servirà del tempo per superare questo esonero e che dopo aver trascorso tutta la sua vita – da quando aveva 16 anni – nel calcio professionistico, ha deciso di prendersi un po’ di tempo per la famiglia, in attesa della prossima opportunità da allenatore.
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