La sentenza della Corte di Giustizia Europea ha scatenato un polverone. Ora è arrivata anche la provocazione sulla Serie A
Nel giorno del solstizio d’inverno la sentenza della Corte di Giustizia Europea potrebbe aver cambiato il mondo del calcio, quasi a fondere le proprie radici con il mito del sole invitto. È vero che la pronuncia sul monopolio creato da UEFA e FIFA non dà di per sé il via alla Superlega, ma poco ci manca. Ora saranno momenti delicati quelli che i club dovranno affrontare per prendere una decisione fondamentale per il proprio futuro. Momenti delicati come quelli che il board UEFA, Ceferin in particolare, dovranno gestire per evitare di perdere qualcosa in più della faccia: quella ormai sembra essere andata.
Tuttavia saranno giorni di decisioni e trattative importanti anche quelli delle leghe nazionali, alla ricerca di contromisure o accordi con cui far fronte ad un’inevitabile crisi politica. Guardando in particolare al nostro mondo, è chiaro che la FIGC dovrà muoversi in un certo modo. Infatti la posizione del presidente federale è quantomeno compromessa al momento, essendo anche vice presidente UEFA. Ora che c’è la possibilità di aprirsi a qualcosa di nuovo, l’Italia del calcio deve fare i passi giusti. Lo dimostra anche l’analisi di Fabio Ravezzani, direttore del Gruppo Mediapason, che ha parlato proprio delle mosse della nostra federazione passate e future.
È chiaro che la giornata di oggi potrebbe cambiare veramente il mondo del calcio come lo conosciamo, forse più della sentenza Bosman. Infatti la pronuncia della Corte di Giustizia Europea potrebbe modificare non solo il calciomercato, come la citata Bosman, ma tutte le fondamenta del movimento calcistico europeo. Inoltre era chiaro che in una giornata così movimentata sarebbero uscite le opinioni di tutti gli addetti ai lavori. In particolare Fabio Ravezzani ha voluto lanciare una provocazione sul proprio profilo X: “Voglio vedere la Federcalcio organizzare la Serie A magari senza Juve, Napoli, Milan e Inter. Avrebbe l’interesse di un torneo di bocce”.
Senza mezzi termini Ravezzani, indicando chiaramente il coinvolgimento della nostra federcalcio nel board UEFA. Dopodiché Ravezzani ha aggiunto: “Zero sponsor e pay tv, contribuzione del Coni ridotta a zero. Quando dico che l’idea di affossare questi club è da deficienti, mi riferisco a questo”. Così Ravezzani sulla sentenza della Corte Europea di Giustizia, che potrebbe segnare un vero e proprio spartiacque. Non tanto nella creazione della Superlega stessa, ma nella consapevolezza che ora l’UEFA e le varie amministrazioni non potranno più fare cosa vogliono. Sentenza che riecheggia dopo le parole di Gravina a margine dell’ultimo Consiglio Federale: “Non possiamo impedire l’adesione, ma c’è una norma federale chiara, chi aderisce a quel mondo esce dal nostro sistema calcio”. Ora i club hanno uno strumento per bilanciare il potere del calcio europeo.
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