A Milano ha avuto oggi luogo l’assemblea della Serie A. I 20 club di Serie A stanno per prendere una decisione storica, che potrebbe cambiare le sorti del nostro campionato.
Quello del fair play finanziario è uno dei temi più chiacchierati e spigolosi nel calcio di oggi. Il progetto nato nel 2009 su invenzione della UEFA è stato accolto dalle Leghe Nazionali per limitare le spese dei club. Negli anni questo parametro ha investito alcune società calcistiche, che sono state talvolta punite a causa della violazione. Ultima vittima illustre è stato l’Everton. Il club inglese è stato recentemente penalizzato per aver sforato la soglia massima prevista dalla Premier League.
I Toffees hanno quindi subito una sanzione di dieci punti e si sono ritrovati circa un mese fa all’ultimo posto in classifica. L’episodio accaduto alla società di Liverpool fa parte delle cosiddette licenze nazionali, ossia le regole d’ingaggio. Nel calcio italiano vigono determinati parametri per iscriversi al campionato, oltre ovviamente al titolo sportivo.
Tra questi criteri sono ad esempio annoverati lo stadio, la composizione di una dirigenza di un certo tipo con determinate figure, la regolarità nei pagamenti degli stipendi ai giocatori e dei relativi contributi. Queste regole vengono aggiornate ogni anno. I parametri per il prossimo anno sono stati uno degli argomenti discussi nell’Assemblea della Lega Serie A, tenutasi ieri a Milano.
Assemblea di Lega, prevista riforma sulle licenze nazionali: interviene Casini
Il presidente Casini ha parlato sull’introduzione di regole più ferree a partire dal prossimo anno: “Nelle licenze nazionali è già previsto il blocco del mercato. La Serie A suggerirà di adottare sanzioni sportive, come la penalizzazione, a voler ribadire un segno di maggior vigore per assicurare la competitività. Le licenze prevedono, rispetto a quello che era il sistema vigente, un inasprimento dell’indicatore di liquidità, del costo del lavoro allargato e dell’indebitamento”.
È stata sottolineata la necessità di inserire nuove misure in modo che questo possa giovare alla competitività del campionato di Serie A. “Da un lato c’è l’innalzamento della misura e dall’altro un sistema di blocco del mercato parziale o totale in base alla situazione delle singole squadre. Se c’è solo il mancato rispetto di un criterio c’è una sanzione, se c’è anche il mancato rispetto di altri criteri si può arrivare al blocco del mercato”. A partire dalla prossima stagione sarà quindi più probabile avere un caso simile a quello avvenuto in Inghilterra, in cui le direttive sono già ben più aspre.
