La Champions League è ormai finita, sta per cominciare una vera e propria rivoluzione: nulla sarà più come prima
La rivoluzione sta per cominciare. Consapevolmente o meno, per gli appassionati di calcio la serata del 13 dicembre 2023 è stata storica. E non tanto per l’addio precoce del Milan alla Champions League 2023/24, con la ‘retrocessione’ degli uomini di Pioli in Europa League, ma anche e soprattutto per un altro addio a cui non tutti erano pronti: quello alla ‘tradizionale’ fase a gironi.
Perché sì, piaccia o meno dalla prossima stagione non vedremo più questa formula, introdotta nel 2003/2004 e rimasta in vita per ventuno lunghe stagioni. Un format che ha aperto dibattiti a non finire, ha subito critiche importanti, è sembrato spesso un attacco alla meritocrazia, ma che in qualche modo era finito per diventare abitudinario tra gli appassionati di calcio e i tifosi di tutta Europa.
Dal prossimo anno, per questioni non certo meritocratiche, ma puramente e squisitamente economiche, comincerà l’era del girone unico. Addio andata e ritorno. Tutti potranno giocare con tutti, per cercare di aumentare la spettacolarità di questa fase che precede l’eliminazione diretta e per garantire un numero maggiore di partite a tutte le squadre, con conseguente aumento dei ricavi.
La risposta concreta dell’Uefa alla Superlega è stato il varo della nuova super Champions League, con formula rinnovata, maggior numero di partite, introiti aumentati e in teoria una maggiore competitività. Il vecchio formato a otto gironi lascerà infatti spazio a un unico grande girone costituito da tutte e 36 (e non più 32) le squadre qualificate alla competizione.
Per rendere comunque equa la sfida, non sparirà del tutto la divisione in fasce. Come già accadeva con la vecchia Champions, anche all’interno del girone unico le squadre verranno divise in quattro differenti fasce da 9 ciascuna.
Non sparirà quindi il sorteggio, ma servirà a determinare chi giocherà contro chi nelle otto partite che vedranno protagoniste le squadre coinvolte. Le avversarie verranno stabilite tenendo conto del ranking, e ogni club dovrà vedersela con due squadre per ogni singola fascia. E tutte le avversarie saranno differenti. Ogni squadra giocherà quattro partite in casa e quattro in trasferta, ma non ci saranno match di andata e ritorno. Si giocherà sempre contro un diverso avversario.
Più complesso, almeno all’apparenza, il meccanismo di qualificazione agli ottavi. In sostanza, le prime otto della classifica del girone unico saranno direttamente qualificate agli ottavi di finale, mentre le squadre posizionate dal nono al ventiquattresimo posto si sfideranno in veri e propri playoff per conquistare il proprio posto agli ottavi. Saranno invece eliminate tutte le squadre classificate dalla venticinquesima all’ultima posizione, senza più chance di ‘retrocessione’ in Europa League.
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