Tifosi scioccati, l’ultimo annuncio fa davvero male: Rafal Nadal, è ufficiale, niente dare. Ecco cosa sta succedendo
C’erano una volta i ‘fab three’ del tennis, al secolo Roger Federer, Novak Djokovic e Rafa Nadal. I tre di fatto si sono spartiti i trofei del Grande Slam degli ultimi anni. Agli altri hanno lasciato solo le briciole.
Dei tre, King Roger da poco più di un anno ha ufficialmente appeso la racchetta al chiodo dopo 20 Slam conquistati su 31 finali giocate mentre dopo l’ultima tribolata stagione, dove non ha quasi mai giocato, Rafa Nadal, il re della ‘terra rossa’, come certificano i 14 titoli del Roland Garros, ritornerà a battagliare sui campi da tennis all’Australian Open, il primo Slam della stagione, in calendario dal 14 al 28 gennaio 2024.
Continua, invece, a macinare record il più giovane dei tre, Novak Djokovic, che con il titolo conquistato sui campi in cemento di Flushing Meadows lo scorso settembre è salito a quota 24 Slam: nessuno è riuscito a emulare il serbo in ambito maschile.
Nessun colpo di Nadal nel ‘tennista perfetto’ di Gael Monfils
La stagione tennistica è ufficialmente terminata con il trionfo dell’Italia in Coppa Davis: Jannik Sinner e compagni hanno fatto sognare gli italiani riportando nel nostro Paese l’insalatiera d’argento 47 anni dopo quella conquistata da Adriano Panatta e compagni in Cile.
Tuttavia, dopo qualche settimana di riposo i tennisti già sudano in palestra e sui campi per preparare la nuova stagione. E tra un allenamento e l’altro uno dei loro passatempi più gettonati è quello del ‘tennista perfetto’. In sostanza, si tratta di delineare il ‘tennista perfetto‘ mettendo insieme i colpi migliori di grandi campioni sia ex che in attività.
Neanche Gael Monfils, che ha chiuso la stagione al 90esimo posto nel ranking ma che vanta come best ranking il sesto posto, raggiunto il 7 novembre del 2016, oltre a 12 titoli su 34 finali disputate nel circuito maggiore, vi si è sottratto.
A tal proposito, in una recente intervista il tennista francese è sembrato aver le idee molto chiare. Per il dritto sceglie Juan Martin Del Potro in quanto “era veloce, pesante e molto preciso“. Va sul sicuro, invece, per il rovescio visto che ha selezionato quello del numero uno al mondo Novak Djokovic: “Per il rovescio dico quello di Novak Djokovic, un colpo quasi perfetto. È veloce e Nole e riesce a controllare la palla perfettamente“.
Ma non è il solo colpo del serbo che Monfils inserisce nel suo ‘mosaico’ del tennista perfetto: “Qui non ho nessun dubbio, Novak Djokovic ha la miglior risposta del circuito“. Anche per lo slice pochi dubbi: “Dico Roger Federer, un tennista con un’eleganza unica che riusciva a usare lo slice come voleva, era incredibile“. Mentre per le discese a rete Monfils cita colleghi del passato, più o meno recente, come Michael Llodra, Stefan Edberg e Patrick Rafter.
Fin qui nulla di sorprendente. La sorpresa arriva con il servizio: “Qui scelgo Nick Kyrgios, il suo servizio è purissimo e ha una potenza che per certi versi può sembrare irreale”. Tuttavia, la vera sorpresa è l’assenza nel ‘puzzle’ di Monfils di un certo Rafa Nadal, uno che con il forcing da fondocampo ha fatto la storia del tennis. Solo una disattenzione o un pizzico di invidia perché il re della Francia tennistica è uno spagnolo e non un francese? Chi può dirlo. Lo sport è bello anche perché è opinabile e anche ‘l’amnesia’ di Monfils su Nadal, per quanto non condivisibile dai più, va rispettata.