E’ ormai tutto pronto per l’inizio del processo a carico di Paul Pogba, trovato positivo al Dhea: la squalifica è certa.
Dopo tante indiscrezioni arriva finalmente la notizia che attendevano tutti i tifosi della Juventus e più in generale i fan di Paul Pogba. Il centrocampista francese, sospeso dopo essere stato trovato positivo al deidroepiandrosterone (noto anche come Dhea e ‘ormone della giovinezza’), dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 18 gennaio 2024. Sarà quello, infatti, il giorno in cui prenderà il via il processo presso il Tribunale Nazionale Antidoping: la prima udienza è stata programmata per le 14:30.
Come noto l’accusa ha avanzato una richiesta molto pesante per Pogba: l’ex calciatore del Manchester United rischia infatti una squalifica di 4 anni che potrebbe compromettere definitivamente la sua carriera. La pena richiesta dall’accusa è però quella minima in caso di assunzione volontaria di una sostanza proibita.
I legali del centrocampista della Juventus puntano però a una sanzione molto più ridotta, più o meno intorno alla metà (2 anni o poco meno). Come accennato, Pogba è stato sospeso dalla Procura Antidoping ed è pertanto impossibilitato ad allenarsi assieme agli altri compagni bianconeri. In più, dal giorno della sospensione il suo corposo stipendio – 8 milioni di euro netti all’anno fino al 2026 – è stato ridotto al minimo salariale, vale a dire circa 2.000 euro netti al mese.
Pogba, ci siamo: via al processo, cosa rischia
Come si comporterà la Juventus dopo il processo? Data per scontata la squalifica del giocatore, visto che i legali di Pogba e la Procura Antidoping sono in contrasto solo sulla durata della stessa, appare molto probabile una rescissione del contratto che lega il giocatore francese alla Signora. Un’eventualità che non dispiace ai tifosi juventini, dato che dal suo ritorno a Torino – nell’estate 2022 – Pogba è stato quasi sempre indisponibile per problemi fisici: con il suo addio la Juve alleggerirebbe di molto il monte ingaggi.
Dopo la notizia della positività al Dhea, in seguito al controllo effettuato lo scorso 20 agosto a Udine dopo la prima giornata di campionato, in molti immaginavano che Pogba e i suoi legali scegliessero la strada del patteggiamento, ma questa ipotesi non è risultata percorribile con la Procura.
Al centrocampista francese non rimane che puntare su una squalifica molto più bassa rispetto a quanto richiesto dalla Procura. Tuttavia l’impressione è che a prescindere dalla durata della pena la sua seconda avventura in bianconero sia ormai giunta al capolinea.