La situazione della panchina inizia a farsi bollente: tre sconfitte consecutive pesano sul groppone della squadra, il rischio esonero è concreto
Nel mondo del calcio, e in particolare in Italia, quando i risultati non arrivano, il primo a pagare è sempre l’allenatore. Un vecchio adagio mai tramontato. Questo può avvenire anche quando sei partito alla grande, sorprendendo tutti, ma nelle ultime giornate ti gira male. Dopo tre sconfitte consecutive, infatti, è finito sulla graticola Fabio Caserta, tecnico del Cosenza.
Il club calabrese, dopo due salvezze consecutive conquistate ai play-out e un ripescaggio, sembrava aver svoltato in questo campionato. Era tra le sorprese assolute delle prime giornate, tanto da stabilirsi in maniera fissa in zona play-off. Una piacevole sorpresa per tifosi e addetti ai lavori che non si aspettavano di vedere i calabresi nei piani alti del campionato cadetto. A differenza, invece, del patron Guarascio e della dirigenza rossoblù che pensavano di aver allestito una squadra il cui posto legittimo è la zona play-off.
Dunque stonano le tre sconfitte di fila per i cosentini, considerando le ambizioni della società. Dal derby contro il Catanzaro in avanti (molto sentito dalle tifoserie, infatti Caserta ha parlato anche di contraccolpo psicologico avuto dalla squadra) sono arrivate altre due scoppole prima in casa contro la rediviva Ternana e infine a Cittadella sabato scorso. Con questo scenario può arrivare davvero l’esonero per l’ex Benevento?
Al momento, tutto sembra andare avanti così, senza scossoni, secondo quanto trapela da alcune voci provenienti da Cosenza. Tra l’altro il gruppo ha avuto comunque il giorno di riposo nella giornata di domenica. Non sono state comminate punizioni o provvedimenti seri come ad esempio l’eliminazione del riposo o addirittura un ritiro. Tutto procede secondo i piani e la squadra è tornata ad allenarsi in vista del prossimo impegno nella giornata di lunedì.
Anche il patron Guarascio ha fatto sapere che Caserta resterà al suo posto, tutto invariato dunque. La scoppola con il Cittadella non ha fatto scattare nessun stravolgimento dei piani. Di sicuro però adesso la situazione sarà monitorata a partire dal match casalingo di sabato prossimo quando al “San Vito” sarà di scena il Parma capolista. Una partita durissima sulla carta ma che il Cosenza dovrà affrontare come la gara della vita anche perché la posizione dell’allenatore, soprattutto per quanto riguarda la dirigenza, è in bilico e se non dovesse arrivare la svolta l’esonero diventerebbe sempre più probabile.
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