Un giudizio incredibile ha lasciato i tifosi e gli appassionati di tennis senza parole: Sinner è stato paragonato a Djokovic.
La stagione 2023 si è conclusa da pochi giorni, ma gli occhi e i cuori di tutti gli appassionati di tennis sono già proiettati su un 2024 che potrà vedere ancora il nostro Jannik Sinner grande protagonista. Per molti, e non solo tra i tifosi azzurri, sarà lui il prossimo anno il grande rivale di Novak Djokovic, numero uno al mondo assetato di rivincite, probabilmente, proprio come il nostro azzurro. Ma c’è anche chi si spinge oltre e si lascia andare a un giudizio su Sinner a dir poco lusinghiero.
Quello che il tennista di San Candido è riuscito a fare durante le Finals di Davis a Malaga, con quei tre match point consecutivi cancellati a Djokovic, ha acceso su di lui i riflettori non solo dei tifosi italiani, ma di tutti gli addetti ai lavori che avevano guardato alla sua crescita, fino a quel momento, con curiosità ma anche con un briciolo di incredulità.
A suon di vittorie e di super prestazioni, Sinner si è imposto all’attenzione di tutti, dei media mondiali e degli eroi del tennis del presente e del passato, e non sorprende che in questo momento siano in molti a ritenerlo pronto per diventare il grande rivale di Djokovic nella prossima stagione.
Un ruolo che fino a pochi mesi fa sembrava destinato a Carlos Alcaraz. Tra l’altoatesino e lo spagnolo, però, in questo momento sembra esserci almeno un gradino di differenza, come rivelato dal giudizio inappellabile di uno dei più grandi coach del mondo.
A spendere parole a dir poco lusinghiere per il nostro Jannik è stato Patrick Mouratoglou, ex coach, tra gli altri, di Baghdatis, Halep, Rune e soprattutto, per dieci anni, di una fuoriclasse come Serena Williams. Detto in altre parole, uno che di tennis se ne intende eccome.
Intervenuto sul suo canale ufficiale su YouTube, l’allenatore francese ha voluto mettere a paragone Sinner e Alcaraz, e ha affermato senza troppi giri di parole che in questo momento, tra i due, il più competitivo è sicuramente Jannik.
A far discutere gli appassionati di tutto il mondo e far sognare i tifosi italiani è stato però un altro paragone di Mouratoglou. In preda forse a un eccesso di ottimismo, il coach transalpino ha infatti tessuto lodi sperticate per Sinner, paragonandolo addirittura a Djokovic. E non al Nole, comunque straordinario, di inizio carriera o degli ultimi anni, ma a quello praticamente imbattibile del 2011.
“Il risultato in Davis darà una grande spinta a Sinner“, ha dichiarato Mouratoglou, senza paura di esprimere un parere molto forte: “In questo momento mi ricorda il Djokovic del 2011. In quell’anno Nole fu protagonista di una stagione pazzesca, spinto dal successo in Davis ottenuto nel 2010“.
Parole davvero importanti, se consideriamo che il 2011 fu proprio l’anno della consacrazione del campione serbo, che vinse 43 partite consecutive, portò a casa tre titoli dello Slam, conquistò il primo posto e chiuse per la prima volta l’anno in testa alla classifica, trasformandosi di colpo in uno dei giocatori più forti non solo di quella stagione, ma di tutti i tempi.
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