Il futuro di Paul Pogba è fortemente in bilico: è in arrivo una batosta, la squalifica potrebbe essere veramente pesante
Ci sono eventi nella vita di un calciatore che cambiano inevitabilmente le cose, come se il flusso che intrinsecamente riguarda l’esistenza di un atleta si fermasse e la ruota non riuscisse più a girare.
Paul Pogba ha dovuto sopportare diversi di questi eventi negli ultimi mesi e, tra una cosa e l’altra, non vede il campo da tanto tempo, se non per allenarsi e non arrendersi al suo destino. Parliamo di un calciatore meraviglioso, uno di quelli che cambia la partita appena si accende. Eppure anche uno così, in balia di infortuni, sfortuna, scelte sbagliate e l’ombra del doping, può restare spento, senza più illuminarsi.
Ripercorrendo le tappe che hanno portato il francese a questo stato di cose, non si può non partire dal 20 agosto. Era la prima giornata di Serie A e arrivavano solo sorrisi per la Juve, capace di asfaltare l’Udinese all’esordio. Con il senno di poi, lì è arrivato uno schiaffo molto più profondo: il test anti-doping a cui era stato sottoposto il francese, che non era neanche in campo, è risultato positivo al testosterone. Poi tutto il resto: sospensione, incertezza, ironie e controanalisi. Il 6 ottobre l’esito: positivo ancora, ma alla Dhea.
No, non il testosterone. E così le cose cambiano, almeno dal punto di vista legale: si rischia tutto e non si patteggia, per andare a processo. All-in dalla parte del tavolo di Pogba, ma dall’altra parte potrebbe non esserci affatto un bluff.
La Procura anti-doping chiede quattro anni di squalifica per il campione francese, e significherebbe di fatto la fine della carriera ad alti livello per la mezzala ex Manchester United. Significherebbe anche la rescissione del contratto con la Juve e una mazzata psicologica che anche i più ottimisti e resilienti farebbero fatica a superare.
La buona notizia, almeno dal punto di vista del Polpo, è che potrebbe succedere anche l’opposto e in pochi tremendi mesi la pratica potrebbe essere archiviata. La speranza c’è, esattamente come le speranze del centrocampista, che non si ferma. Si allena forte, dicono, e non ha alcuna intenzione di mollare proprio adesso. D’altronde lo deve anche alla Vecchia Signora, che anche tra infortuni, lunghi stop, qualche marachella e altre beghe, in realtà, non l’ha mai lasciato solo.
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