L’annuncio sulla Juventus è arrivato in maniera inaspettata e ha provocato un vortice di critiche: ecco cos’è stato dichiarato
La Juventus è stata tirata in ballo da un noto volto della politica italiana in un discorso arrivato in maniera totalmente inaspettata. Ne è scaturito perciò un vortice di polemiche e di sdegno da parte di un intero ambiente, quello bianconero, che si è sentito direttamente attaccato. Ecco cos’è successo.
La Juventus è concentrata sul proprio campionato in una stagione in cui il primo posto in classifica di Serie A deve essere il principale obiettivo. Massimiliano Allegri sta perciò lavorando con la squadra cercando di restare quanto più possibile isolato dall’esterno e concentrato sul campo.
Anche se non saranno di certo passate in sordina, per il giro del web che hanno fin da subito fatto, le parole del senatore Enrico Borghi. Dal suo annuncio è scaturito uno sdegno non indifferente da parte di un popolo intero che si è sentito attaccato con grande durezza.
Juventus, le parole del senatore Borghi non passano inosservate e creano un vortice di polemiche
Il senatore e presidente del Toro Club Parlamento, Enrico Borghi, ha parlato al ‘TG1’ e le sue dichiarazioni hanno immediatamente provocato reazioni e polemiche. “La Juventus – ha affermato il politico italiano – ruba da 50 anni. Quindi potremmo istituire una commissione d’inchiesta“. E ha poi aggiunto: “Sulla fede calcistica, sono d’accordo con tutti quelli che sono anti-juventini“. Queste parole hanno fatto il giro del web e hanno provocato indignazione. Tanto che lo stesso senatore ha poi dovuto correggere il tiro tramite il suo profilo ‘Twitter’.
Borghi ha infatti poi scritto: “Questa sera il Tg1 ha ripreso una mia battuta ironica, all’interno di un servizio costruito in tale chiave, legata alla mia fede calcistica e al rapporto con la Juventus, storica antagonista della mia squadra del cuore. Vedo che si è innescato un acceso dibattito, e voglio chiarire che non era mia intenzione offendere alcuno. E naturalmente la questione della commissione parlamentare era una battuta paradossale, nel quadro di quel senso ironico a cui facevo riferimento“.
“Se vi sono persone – ha concluso – che si sono sentite offese, chiarisco il senso e mi scuso di non aver saputo corrispondere allo spirito ironico e leggero che dovrebbe essere connesso con quello che è sempre e comunque un gioco, il calcio, che accomuna molti italiani“.