Il mondo Inter celebra e si coccola Simone Inzaghi. Il contratto dell’allenatore è lungo, eppure l’ad Marotta ha un’idea per il futuro
L’Inter si coccola Simone Inzaghi e lo dimostrano i fatti: l’allenatore ha rinnovato a settembre fino al 2025, allungando il contratto che aveva in scadenza al termine di questa stagione. Un progresso non da poco, visto che un anno fa il tecnico piacentino era fortemente in discussione, tanto che si parlava spesso e volentieri di esonero.
Poi la scorsa stagione ha preso una svolta positiva. Al di là della Supercoppa italiana vinta contro il Milan, i nerazzurri sono arrivati in finale di Champions League, mentre hanno chiuso il campionato al terzo posto. Fattori che hanno fatto meritare ad Inzaghi il rinnovo, soprattutto perché il presidente Zhang apprezza la valorizzazione di alcuni calciatori che ora hanno quotazioni importanti (da Lautaro a Dimarco, passando per Bastoni) grazie al lavoro del tecnico.
E quindi è arrivata la firma sul contratto che tiene saldo Inzaghi al suo posto. Eppure, il 2025 non è un termine così lontano. Inoltre, ci sono le parole dell’ad Beppe Marotta che aprono a uno scenario diverso. L’occasione è stata il convegno “Sport Industry Talk”, dove il dirigente nerazzurro ha preso la parola, e nel parlare dell’importanza del Decreto Crescita ha citato un allenatore emergente e molto richiesto, come Roberto De Zerbi.
“Ad esempio abbiamo un bravissimo allenatore che è De Zerbi – ha detto appunto Marotta – che ora è in Premier League. Se pensiamo di poterlo riportare a casa in Italia, visti i suoi guadagni senza il Decreto Crescita sarebbe impossibile. E questo vale anche per allenatori come Mourinho, ma pure per alcuni preparatori atletici, che oggi hanno un ruolo importante e guadagnano cifre non da poco”.
Il riferimento del dirigente è al Decreto Crescita, una norma approvata nel primo governo di Giuseppe Conte, e che tra le altre funzioni consente di “importare” in Italia professionalità di livello che siano di nazionalità italiana o che abbiano già lavorato in passato nel nostro paese.
Si tratta di un poderoso sconto sulla tassazione dei loro stipendi, fino a un massimo di tre anni. In sostanza, uno stipendio di un allenatore come De Zerbi, a una società costerebbe la metà a determinate condizioni. Un’attrattiva non da poco, e forse non è un caso che Marotta abbia parlato proprio dell’ex allenatore del Sassuolo. Chissà se nei suoi pensieri non ci sia proprio la voglia di sfruttare il Decreto Crescita per portare all’Inter De Zerbi, magari a partire dalla stagione 2025/26, quando anche l’attuale tecnico del Brighton sarà libero.
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