Ronaldinho ha scritto la storia del calcio, ma ora deve rassegnarsi a una clamorosa bocciatura: cosa sta succedendo negli ultimi mesi
Alcuni atleti hanno scritto la storia del calcio più di altri e tra questi spicca sicuramente Ronaldinho. Dal PSG al Barcellona, per poi arrivare anche al Milan, la carriera del funambolo brasiliano parla da sé, come anche lo spettacolo e la meraviglia che è riuscito a generare negli occhi degli appassionati del gioco più bello del mondo.
Ormai è passato qualche anno da quando l’attaccante faceva impazzire i difensori avversari, conquistava il Pallone d’Oro e la Champions League con i catalani, ma le sue giocate restano ancora sfavillanti nella testa di chi ha avuto la fortuna di vederle e un metro di paragonare ingombrante per tutti i talenti che giocano nel suo stesso ruolo, soprattutto in Brasile. Il mondo negli ultimi mesi ha sperato di rivivere quella sensazione di stupore con l’ascesa di suo figlio, Joao Mendes. Il ragazzo ha una pressione non indifferente sulle sue spalle, perché tutti si aspettano che ripercorra le orme del padre, soprattutto dopo che ha rescisso il suo contratto con il Cruzeiro per vestire la maglia del Barcellona.
I blaugrana vogliono preservare le sue qualità dalle aspettative mediatiche, e infatti hanno deciso di non inserirlo fin da subito in prima squadra, ma di metterlo a disposizione dell’Under 19. L’entusiasmo per l’operazione è stato trasmesso direttamente da Joan Laporta: “Siamo contenti, vogliamo mantenere questo rapporto con Ronaldinho – aveva specificato -. Sarà compito dei nostri allenatori far sì che possa sviluppare le sue capacità“. Ora però, le cose non vanno benissimo e le aspettative degli appassionati si sono tramutate in una delusione cocente, almeno per il momento.
Per analizzare la situazione di Joao Mendes, non si può non parlare della pressione che il ragazzo riceve quotidianamente.
In quanto figlio d’arte di uno dei calciatori più spettacolari della storia, ha già migliaia e migliaia di follower su Instagram e, di fatto, non può sbagliare per non essere etichettato come flop. Il Barcellona sta cercando di proteggerlo e aspettarlo, ma in questa stagione ha giocato solo 89 minuti divisi in tre spezzoni di gara. Sì, ha mostrato qualità nel tocco e nei passaggi, ma è veramente poco per pensare che anche in futuro possa essere un craque del calcio brasiliano e mondiale. Starà a lui ora dimostrare di essere un talento vero e non solo un figlio d’arte che ha la fortuna di essere l’erede di Ronaldinho, ma il calcio non lascia troppo tempo e il suo sta già per scadere.
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